I Kuji Kiri
I Kuji Kiri
I Kuji kiri o nove tagli , Ku ( Nove ) ji ( carattere) Kiri ( taglio), sono una forma di Mudra, impostazione delle mani, utilizzata per scopi meditativi e religiosi. Nel Giappone feudale questa pratica era usata indifferentemente da samurai e ninja ,
soltanto che i nostri Shinobi ne fecero una vera e propria arte meditativa. Andiamo a vederla nel dettaglio. I Ninja utilizzavano questa pratica nelle loro meditazioni quotidiane e prima delle missioni , per ripulire in senso spirituale ed energetico l’animo e il luogo in cui si trovavano.
Inoltre serviva per mettersi sotto la protezione della Dea Marici-ten . Il culto verso Marici- ten è essenziale, precede Lo zen in Giappone ed esattamente come lo zen , il culto verso la dea implicava varie tecniche meditative per raggiungere la compassione ed uno stato mentale di “Non mente”.
Questo permetteva al Bushi o al Ninja di accedere ad uno stato mentale superiore e diventare un guerriero perfetto. Non a caso la dea Marici diventa la Dea protettrice di alcune scuole di arti marziali, Il Katori shinto ryu , tesoro nazionale del Giappone ,
e la scuola di jujutsu classico lo Yagiu Shinkage ryu. Questo ci fa capire che la pratica dei kuji kiri era in uso anche dai samurai ed aveva una grande valenza sia religiosa che meditativa, Collegata al buddismo Shingon e Tendai.
In cosa consiste questa pratica? Sono nove simboli che devono essere eseguiti con le mani e pronunciati ad alta voce oppure interiormente. Ogni simbolo aveva una funzione specifica e poteva essere utilizzato per accedere ad una qualità fisica o spirituale specifica. Andiamo a vederli :
Rin - La forza di mente e corpo
Kyo - Direzione dell'energia
To - Armonia con l'universo
Sha - Guarire se stessi o gli altri
Kai - Premonizione del pericolo
Jin - Lettura dei pensieri altrui
Retsu - Padronanza del Tempo e dello Spazio
Zai - Controllo sugli elementi della Natura
Zen – Illuminazione
Ogni gesto ( mudra ) è diverso dagli altri e richiede una certa abilità.
I ninja in questo erano preparati infatti se durante la missione avevano bisogno di concentrarsi e ritornare nella stato mentale assente/ presente bastava anche mimare i nove tagli con due dita a mò di spada,
questo procedimento più semplice e veloce permetteva al ninja di ritornare alla non mente. Nello Shugendo i kuji kiri sono molto studiati ed adottati nella meditazione.
Capite bene quindi che la figura del ninja , degli yamabushi e dei samurai, alle volte si mescolavano. Questi guerrieri apparivano al mondo come esseri superiori, spiriti o nella maggior parte delle volte demoni, sia per le loro abilità nel combattimento sia per le loro conoscenze in ambito esoterico.
Il mondo dei guerrieri dell’antico Giappone è davvero affascinante e ricco di avvenimenti che hanno del leggendario e del mitologico… Ma con un fondo di realtà.
Ci vediamo al prossimo articolo
Saverio Trinità Riccobono
Come eseguire i Kuji kiri foto dal sito www.pinterest.es
Jinichi Kawakami ultimo vero ninja rimasto esegue pubblicamente una lezione sui Kuji kiri foto dal sito www.alchetron.com
Una stampa dell’epoca raffigura un ninja che “sparisce” in una nuvola di fumo dopo aver eseguito un kuji kiri. Foto dal sito www.wikipedia .com
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